martedì 24 maggio 2016
Programma elettorale a domicilio o confronto elettorale?
Ci troviamo nel secondo millennio in campagna elettorale e ognuno cerca la strategia migliore per ricevere consensi. Molte sono le forme di propaganda elettorale, in un epoca dove non si sente altro che parlare di trasparenza, c’è chi ancora si ostina a usare metodi da medio evo. C’è chi entra nelle case degli elettori con un click (tramite internet), e chi usa ancora il metodo del porta a porta, il così detto programma elettorale a domicilio. Ma oggi più che mai solo un confronto elettorale può dare la possibilità ai cittadini di capire quale può essere il futuro del proprio paese. Non va dimenticato che oltre alla ordinaria amministrazione un Sindaco rappresenta una intera comunità, è il biglietto di visita del paese stesso. Quando una persona matura l'idea di candidarsi alla carica di Sindaco, dovrebbe avere bene in mente, o meglio è consapevole di quello che gli toccherebbe in una sua eventuale elezione. In tutta Italia i candidati sindaci si confrontano, incontrano le comunità, questo sia per capire più da vicino le esigenze della gente, sia per esporre quelle che sono le linee programmatiche di un programma elettorale. A Leggiuno le modalità sono l'opposto di quello che succede in Italia, sembra quasi di vivere in una realtà virtuale. Ogni cinque anni scoppia l'ormone elettorale, spuntano dal nulla candidati sindaci, che per il bene del paese si sacrificano alla candidatura di Sindaco. Un cittadino normale si chiede, ma questi in questi anni dove hanno vissuto? Come mai si fanno vivi ogni quinquennio? Rispondere a queste domande diventa difficile, primo perché valutando i programmi si capisce subito che si è copiati qua e là, secondo, essere onnipresenti a funerali, manifestazioni di ogni genere, però presentarsi ad un confronto elettorale per esporre il proprio programma e sottoporsi alle domande dei cittadini no. Si capisce subito che questa è la tecnica di vorrebbe vincere facile, in quanto nel porta a porta si possono raccontare tutte le storielle di questo mondo, approfittando anche della ingenuità del povero elettore. Però se uno deve dirlo ad una platea si capisce subito che “Pinocchio” non ha tutta la sua legittimità, la tecnica più comune quando l'interlocutore parla singolarmente è quella “c’è stato un malinteso”, quando si parla ad una platea capite che i malintesi vengono difficili da dimostrare. In conclusione sottrarsi ad un confronto pubblico oggi è opportunismo o non si è all'altezza della carica che si ambisce a ricoprire? Il resto lo lascio al vostro libero pensiero, perché sono convinto che il cittadino è più intelligente di quello che si pensa.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento