venerdì 25 marzo 2016
Gli uomini di burro
Carissimi amici l'altro giorno mentre in internet cercavo alcune notizie, mi è comparso questo titolo “Gli uomini di burro”. La cosa mi ha incuriosito non poco, tant'è che subito ho cercato di capire di cosa si trattava. In effetti la scoperta è stata molto bella, questa è una favoletta breve di Gianni Rodari. Se avete tempo e voglia ve la consiglio, di questi tempi poi secondo me calza a pennello. Per chi già la conosce sa benissimo la morale della favoletta, invece per chi non la conosce sicuramente la fantasia inizia a fare voli pindarici che il titolo porta ad immaginare. Già il nome del protagonista “Giovannino Perdigiorno” la dice lunga, grande viaggiatore e famoso esploratore. Questo esploratore un giorno capitò nel paese degli uomini di burro, paese molto strano in quanto le abitazioni erano dei semplici frigoriferi, in quanto con il sole e le temperature alte si squagliavano, e per questo dovevano vivere sempre al fresco. L'esploratore si avvicina ad una abitazione, pensate voi un frigorifero con un oblò, e mediante una cornetta telefonica comunica con l'inquilino, dall'altra parte per puro caso trova il “Re” degli uomini di burro. Il Giovannino incuriosito chiede al Re “ma non esce ma di lì”, e il Re risponde “d'inverno se abbastanza freddo”, la curiosità è ancora più forte, e allora ribatte “e se per caso il sole sbuca all'improvviso dalle nuvole, mentre fa la sua passeggiatina?”, il Re risponde “non può, non è permesso. Lo farei metter in prigione dai miei soldati”. “Bum,” disse Giovannino e se ne andò in un altro paese.
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