Ci siamo quasi, pochi giorni ancora e si presenteranno le liste in vista delle prossime amministrative. In paese tra una calma apparente e, una finta ostentazione di sicurezza si prosegue verso le elezioni. Cercherò di essere il più imparziale possibile, cercando di fare valutazione da osservatore, ma sicuramente il pensiero sarà di parte, in quanto è chiaro a tutti che io sono un fondatore del progetto “la Leggiuno che vorrei”. Da quello che si apprende Leggiuno avrà quattro liste, personalmente lo trovo un fattore altamente democratico, in quanto questa volta i cittadini avranno una maggiore possibilità di scelta. In tutte le elezioni ci sono “Diritti” e “Pretese”, la nostra Costituzione lo prevede ed è giusto che sia cosi. I “Diritti” possiamo identificarli in chi in questi anni, ha partecipato alla vita amministrativa del paese impegnandosi sia in maggioranza che in opposizione, al buon governo del paese e, quindi porta al giudizio degli elettori se tale progettualità è valida può continuare, o cambiare. Questo rientrerebbe nel concetto delle democrazie moderne “quello delle alternanze”. Le “Pretese”, ma con pieno diritto in egual modo, sono quei cittadini che dopo cinque anni si mettono a disposizione per il bene del paese. La cosa curiosa di questa tornata, è quella che saranno tutte “Liste Civiche”, in ogni lista ci saranno candidati eterogenei. Da quando in Italia l'elezione del Sindaco avviene in modo diretto, la legge ha individuato in questa figura, il politico, il Manager ed il progetto amministrativo, sarà sicuramente questa figura ad assumere il ruolo primario. Dopo il Sindaco, non meno importante è la squadra, la sua composizione è di vitale importanza, comporre una squadra che sia rappresentativa di tutta la società civile è molto importante, questo significa che il programma o il progetto ha la massima condivisione. Per concludere, tutti i programmi saranno sicuramente belli, ma poi la loro fattibilità sarà possibile? Tutti sanno che la cassa comunale parte da zero, quante cose si possono fare a zero euro? Sicuramente oggi l'unico programma elettorale attuabile è quello dei giovani, ai giovani non occorrono soldi per cambiare il futuro, perché loro sono già il futuro.
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