A quasi una settimana dello spoglio elettorale, iniziano a saltare fuori tutti gli altarini. Vengono fuori tutte le strategie elettorali messe in campo dalle liste presenti. Molti in paese si sono chiesti come fosse possibile che nel 2016, a vincere la competizione elettorale è stata una lista che risultata assente dalla scena elettorale. La gente si chiede come mai la maggior parte ha votato a scatola chiusa? Ci sono più risposte a questa domanda. La prima sicuramente questa società si è impoverita ancor di più da un punto di vista culturale. La seconda è quella che ai cittadini non importa nulla, nemmeno sapere da chi viene amministrato e se è veramente all’altezza di questo compito. E possiamo andare avanti all'infinito, ma sarebbero solo parole al vento. Una certezza è quella che una comunità rispecchia l'amministrazione che si è scelta, tanto quando fra qualche settimana le cose funzioneranno sempre allo stesso modo, la cosa più semplice è quella di lamentarsi da finti moralisti. C’è un aspetto di questa campagna elettorale che mi ha fatto molto sorridere, la demonizzazione della mia persona e di altri componenti della nostra lista che di altre. Al leggiunese fa paura confrontarsi con chi ne sa più di lui. Certo demonizzare una persona dove non si conosce il passato a Leggiuno diventa un classico, e la cosa divertente è quella chi ha messo queste voci in giro, quando le incontro, a parte la falsità e l'ipocrisia, si comportano come i topi, camminano a testa bassa sotto sotto al muro. Sembra quasi che in paese se ne sai più degli altri sei un appestato. Ho accettato di far parte di una lista in competizione per cercare di contribuire al bene della comunità, e mettere le “demonizzate” competenze al servizio sempre della comunità, ma se poi la comunità preferisce continuare così, non ci trovo nulla di male, in fondo è democrazia, un po’ strana ma ci sta. Sono molto sereno, delle cattiverie dette sul mio conto non mi interessa, non saranno quattro maldicenze a farmi impressione, per ledere la dignità di un uomo ci vuole ben altro, io posso a differenza di molti considerarmi un uomo libero, perché bugie e compromessi non fanno parte del mio DNA, e chi mi conosce sa benissimo chi sono. Per quanto riguarda le persone, che nel l'oro inconscio ha cercato di millantare la mia personalità, resto sempre a disposizione per un confronto sereno e pacato, sempre se ne hanno il coraggio. Del resto se uno va in giro a demonizzare una persona, in fondo ha paura e questo basta per rallegrare la sua esistenza.
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