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venerdì 30 giugno 2017

Il PD e la sindrome di Münchhausen


Sono lontani i tempi in cui la domenica mattina mi recavo da adolescente nella sezione del partito comunista. Dopo la messa domenicale, su di corsa in sezione. Mai saltare una messa, e mai saltare una riunione in sezione. A volte ci penso e mi chiedo, ma era una contraddizione frequentare la sezione del PCI e andare in chiesa tutte le domeniche? secondo me no, i valori di fondo sono sempre gli stessi. Il vecchio e onorato PCI dalla sua fondazione nel 21 sino allo scioglimento nel 91, ci ha insegnato molte cose, un percorso durato 70 anni tra congressi e “Correnti”. Basti pensare solo al tempo di Berlinguer erano presenti ben 4 correnti. Il “Migliorismo” che aveva come capo Giorgio Napolitano, “Eurocomunismo” che aveva a capo Enrico Berliguer, gli “Igraiani” con a capo Pietro Ingrau e i “Cossuttiani” con a capo Armando Cossutta, il segretario veniva eletto in congresso dai delegati. Il 3 febbraio 1991 a Rimini a conclusione del XX Congresso del Partito Comunista Italiano, si soglie il PCI e nasce un nuovo soggetto politico il “Partito Democratico della Sinistra”, frutto di cambiamenti sociali, caduta del muro di Berlino, Eurocomunismo e Migliorismo. Ma anche questo nuovo soggetto politico, di giovane fondazione viene sciolto il 14 febbraio del 1998, con la nascita dei DS (Democratici di Sinistra). Tutto il centro sinistra negli anni a seguire è alla ricerca di una collocazione che soddisfi le esigenze del proprio elettorato. Non dimentichiamo che sono già passati gli anni di tangentopoli, la DC e il PSI non ci sono più, un quadro politico completamente cambiato. Per quanto riguarda i DS si presentano alle competizioni elettorali con il simbolo dell'ulivo. Con l'esperienza dell'ulivo il 14 ottobre 2007 nasce il Partito Democratico, ispirato all'europeismo e al riformismo, con le seguenti “correnti” interne, Liberismo Sociale, Terza via, Cristianesimo sociale, Socialdemocrazia e Ambientalismo, collocazione Centro-Sinistra. 25 anni di trasformazione e mutazione? Secondo me no, in questi anni molte cose sono cambiate, la società e cambiata. Chi avuto ragione e chi torto per le scelte fatte? Partiamo dalle correnti presenti nel PCI, l'eurocomunismo di Berlinguer ha avuto in parte ragione, il compromesso storico mise il PCI difronte alle proprie responsabilità, poi di seguito abbandonato, cosi anche per la cosi detta “questione morale”. Il “Migliorismo”,  è l'unica corrente che ha avuto ragione nel tempo. Ma veniamo a giorni nostri, prima i segretari si sceglievano ai congressi, oggi ci sono le primarie, prima le convenzione dei circoli e poi le primarie rivolte agli elettori del centro sinistra. Ma nonostante tutto, sembra che questo sistema non basti. La cosa che mi ha colpito di più in queste ultime primarie, è quella che nelle convenzioni di circolo i vecchi compagni hanno voto tutti l'attuale segretario, riconfermato poi con le primarie. Cosa c'entra allora la sindrome di Münchhausen? La mia è una provocazione da buon tesserato e sostenitore. Secondo me questo è uno dei problemi principale del PD. Leggo post sulla rete di molti amici tesserati del PD, che occupano anche ruoli come amministratori e, sono sempre li a postare argomentazioni in nome del confronto, di libera espressione, dando la netta impressione di una litigiosità permanente in nome di chi? Non si sa. Si sente dire spesso che il PD deve cambiare passo, io personalmente non riesco a capire cosa significa. Dopo le primarie e, le scelte programmatiche della direzione nazionale, si sente ancora qualcuno dire di cambiare posso. Si parla di accogliere in una coalizione i partiti della Sinistra (io mi chiedo se esiste una sinistra visto che la loro somma non supera il 3%). Accogliere chi in dissenso con la maggioranza del partito voleva imporre le proprie volontà, creando una scissione solo per spirito di onnipotenza perché di questo si tratta. Questo modalità si registra a tutti i livelli, nazionale, provinciale e locale. Il PD amministra moltissimi comuni, provincie e regioni e, ci sono i soliti che in nome del confronto e della libertà di opinione vanno in direzione opposta. Oggi il paese ha bisogno di risposte, trovare soluzioni a problematiche infinite e mai risolte, è c'è ancora chi nel partito invece di assumersi le proprie responsabilità verso il partito e gli elettori, se la canta e se la suona inficiando l'immagine di un partito.

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